I nostri vini

...poesie da leggere in un sorso...

I nostri vini

...poesie da leggere in un sorso...

Nel silenzio di una terra dove l’amore per la vite è amore per la vita, la mano dell’uomo accarezza sapientemente quel ruvido suolo per liberarne le nobili doti gelosamente custodite... dedicando la propria esistenza a quel vigneto che funge da tramite privilegiato tra l’uomo e la terra e testimonia un’armonia che mai dovrà essere spezzata. Chi consacra il proprio lavoro al vino è fiero di essere identificato con ciò che crea, in quanto consapevole che proprio dalla tradizione possono emergere quegli importanti valori trasmessi da un passato che per noi rivive ogni giorno in un “vino d’autore”, testimone unico della vocazione innata dei mastri vinai Bressan.

VINI BIANCHI

Carat

La magia della tradizione

La tradizione è il rispetto delle conoscenze che abbiamo ereditato dall'esperienza dei nostri padri. Ecco perché, ancora oggi come ieri, per noi Bressan, il Carat è il classico uvaggio ottenuto esclusivamente dall'unione delle pregiate varietà Tocai FriulanoMalvasia e Ribolla Gialla, che hanno trovato da secoli il loro habitat ideale sui pendii collinari di marne arenarie del Collio. Il Carat è una delle gemme del Friuli; vivace ed armonico, vellutato, fruttato, con un vago richiamo all'aroma di mandorla che si apre in un bouquet piacevole e suadente. Vino che si presta perfettamente in ogni occasione, esprimendo sempre tutta la sua finezza.

Verduzzo

Elegantemente aristocratico, fieramente friulano

Questo vitigno è citato già alla metà del 1800 fra le viti d'origine friulana più rappresentative e tipiche della zona. Certamente antichissimo e molto diffuso un tempo, lo troviamo descritto anche dall'Acerbi nel suo "Viti Friulane ne' contorni di Udine". Vino rigorosamente secco, di costituzione vigorosa, profumo ampio e fresco, con bouquet che ricorda molto la mela, la pera, la pesca-noce, l'albicocca; sapore asciutto e tannico, dal retrogusto di mandorla, con sentore di fiori selvatici.

 

Grigio in Grigio

Naturalmente fuori dai limiti...

Questo vino deriva dalle nostre vigne vecchie… ma soprattutto dalla voglia di dare dignità e personalità ad un vitigno volgarizzato negli ultimi decenni dalle grandi industrie del vino… da lì anni di lunghe sperimentazioni di macerazione per mesi sulle bucce per estrarre tutto il potenziale di questo vitigno per poi valorizzarlo e dargli un tocco unico con almeno 4 anni di affinamento in botti di ciliegio, e talvolta di pero… fuori dai limiti concepiti nell’immaginario collettivo per un bianco… ma anche per un rosso…

 

Rosantico

L’Antica Nobiltà fatta Moscato...

Il nostro Rosantìco è la nostra eredità dell’Impero Austro-Ungarico di cui la nostra zona del Friuli faceva parte fino alla 1° Guerra Mondiale…. Moscato Rosa… Un Moscato raro e difficile da coltivare in quanto soffre sia di colatura (mancata fecondazione dei fiori e loro conseguente caduta) che di acinellatura (sviluppo ineguale degli acini sullo stesso grappolo). Vinificato secco, all’inizio presenta i sentori di rosa da thè… per poi… dopo 5 anni di affinamento in botte di acacia diventare etereo, evoluto, morbido, caldo e carezzevole… buona acidità… profumo di geranio, agrumi, the verde… eleganza e raffinatezza Asburgica…

 

VINI ROSSI

Schioppettino

Racconta antiche memorie romane

Lo Schioppettino è sicuramente uno dei vitigni indigeno-friulano più tipici ed eleganti: di colore rosso violaceo e profumo che ricorda la mora selvatica, il lampone ed il mirtillo. Con l'invecchiamento evolve in un elegante bouquet di sottobosco, muschio, legno aromatico.

 

Pignol

Sua eccellenza...l'antico nobile friulano

Di tutta l'antica viticoltura, il Pignolo è certamente il vitigno autoctono del Friuli più prestigioso e raffinato, in via di estinzione. Vino tutto particolare: contenuto e misterioso nel gusto... timido, quasi esitasse a farsi scoprire. Elegante di corpo, fruttato, riservato, che si apre con un bouquet invitante. Vino da grandi intenditori.

 

EGO

Per chi beve il vino, non l'etichetta

L’anima più nascosta, ma più vera, di ogni terra si manifesta nel suo vino autoctono… muto testimone di una tradizione secolare, silenzioso guardiano di antiche ritualità dove la verità è negli occhi di chi guarda, umile custode di una cultura millenaria che ci insegna che “l’origine fà la differenza”… qui nasce EGO (“io” in latino), frutto dell’esperienza di dieci generazioni di mastri vinai BRESSAN, gelosi custodi di un passato che fanno rivivere ogni giorno in questo vino.

 

Pinot Nero

Raffinatezza e classe d'altri tempi

Possiamo senz'altro dire che il Pinot Nero è
il rosso più famoso ed elegante del mondo - da grandi intenditori. Il suo nome deriverebbe dalla forma del grappolo, simile appunto a quella di una pigna. Capostipite della famiglia dei Pinot, fu portato in Friuli nella seconda metà del 1800; è coltivato con ottimi risultati in zone piuttosto delimitate, ma altamente vocate, per la straordinaria natura dei terreni, così simile a quella che caratterizza la regione della Borgogna. Descrivere la grande classe di questo vino non è sicuramente cosa facile: aristocratico, con sentori di sottobosco, goudron, legno bruciato e tartufo.

 

N°3

Era un sogno.. ora è un vino

Personale interpretazione, frutto della viscerale passione e caparbia tenacia di Fulvio Luca Bressan.
Nobile e raro risultato dell'amorevole combinazione di vini di altissimo rango; sapiente matrimonio tra classe internazionale di Cabernet Sauvignon e Pinot Nero, coniugati alla classica tipicità friulana rappresentata dall'illustre Schioppettino (Ribolla Nera).
Fermo ed aristocratico, di eccezzionale eleganza, ha nerbo deciso e stoffa alta, sapore pieno, caldo, rotondo, dalla vellutata intensità aromatica.

 

Nereo

Dedicato a mio padre di anni 91... che alla sua venera età tutt’ora lavora in vigna...

Il Pignolo, il Rosso Friulano piu' antico e raffinato, quasi dimenticato ed ingiustamente abbandonato da molti produttori ... causa le difficoltà che presenta in vigna, per la sua ridotta produttività, quanto le problematiche in cantina... in quanto il tannino ruvido e selvatico che lo contraddistingue ha bisogno di essere affinato con lunghissime soste in legno... per divenire seta e velluto... ovvero quello che noi sogniamo sempre per un vino... Da qui nasce l’idea di tenere il vino per 20 anni in botte (solitamente il nostro Pignolo invecchia minimo 10 anni in legno) per vedere e capire l’evoluzione di questo Grandissimo rosso nel tempo... cioè l’evoluzione della materia prima “perfetta” messa nelle condizioni migliori per la sua evoluzione... ( ambiente ossidativo della botte grande... al posto di un ambiente piccolo e chiuso di una bottiglia...). Il nome di questo Pignolo è “Nereo”... in quanto abbiamo deciso di dedicare questo vino al padre di Fulvio: Bressan Sig. Nereo, classe 1932, che ancora oggi vive ed opera in azienda.